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Gli Sbalzi d' umore in gravidanza: cause e rimedi.

Gli Sbalzi d' umore in gravidanza: cause e rimedi.

Gli Sbalzi d’umore in gravidanza: cause e rimedi.

L’inizio di una gravidanza in particolare nel primo e nel terzo trimestre porta con sé una serie di sintomi ben precisi. Il corpo di una donna si trasforma radicalmente ma, a causa dei notevoli cambiamenti ormonali e dell’aumento costante del livello di progesteroni, si possono avere delle conseguenze anche sulla psiche e sull’umore. Non di rado, durante tutta la gestazione la futura mamma vive degli incredibili sbalzi d’umore, che la fanno sentire spossata, triste e frustrata, fino a causare vere e proprie crisi di pianto.

Come comportarsi?

Di fronte ad uno sbalzo d'umore o ad una crisi di pianto che si verifica durante la dolce attesa è necessario non perdere la calma e rendersi conto che è una cosa assolutamente normale È importante essere più consapevoli di ciò che sta accadendo nel proprio corpo e imparare a condividere le proprie emozioni e paure.

Rimedi per ridurre gli sbalzi d'umore

Fare attività fisica – L’attività fisica è un toccasana durante la gravidanza non solo perché aiuta a tenersi in forma ma anche perché favorisce la produzione di endorfine. Naturalmente, non bisogna esagerare, basta una passeggiata o una lezione di yoga per avere subito dei risultati, oppure frequentare corsi di preparazione al parto possono essere di grande aiuto.
Mangiare sano – Anche il cibo è capace di influenzare l’umore, appesantendo sia il corpo che la mente. L’ideale è dunque mangiare cibi sani e leggeri, evitando tutto quello che è eccessivamente grasso e calorico. Anche il piccolo che si porta in grembo ringrazierà.
. Vivere alla giornata – La gravidanza è un periodo bellissimo e non vale la pena rovinarla a causa degli sbalzi d’umore. Per farlo, è necessario vivere alla giornata, senza pensare al momento in cui arriverà la prossima crisi di pianto.

Quando bisogna preoccuparsi?

Bisogna davvero preoccuparsi di fronte agli sbalzi d’umore dovuti alla gravidanza, e saperli distinguere tra un decorso fisiologico, che porta affaticamento e aumento del sonno, ad una sintomatologia più preoccupante. Avere pensieri negativi, preoccupazioni immotivate, la voglia di rimanere tutta la giornata a letto possono portare ad una vera e propria forma di apatia che, a lungo andare, può interferire con la vita quotidiana e con le relazioni interpersonali. Nel caso in cui la situazione cominci a diventare insostenibile, ci si può rivolgere al ginecoloco, all’ostetrica o anche al medico di famiglia, che valuteranno meglio la situazione. Inutile dunque farsi sopraffare dall’ansia, curandosi è possibile evitare di andare incontro ad una possibile depressione post-partum.

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